La pallavolo è un altro sport che sta cominciando a prendere una buona piega in Italia: le nostre squadre hanno vinto innumerevoli partite e si fanno certamente notare per la loro forte abilità nel campo. Così, questa passione si sta trasmettendo anche a noi.
Ma solitamente la pallavolo non è solo colpire un palla in aria, ci sono attualmente un buon numero di regole da seguire.
Una di queste riguarda proprio il tipo di pallone da usare durante le partite di pallavolo; vediamo quindi quali sono le principali differenze fra i palloni usati per questo sport.
La principale caratteristica che differenzia questi palloni è l’ambiente nel quale saranno usati. Il pallavolo di regola si gioca in due tipi di campi: all’interno o all’esterno, il quale è solitamente sulla sabbia.
Questo comporta dei fattori importanti per quel che riguarda la composizione e il modo in cui viene strutturato il pallone.
Cosa è importante per il pallone da interno o da sabbia (o mare)?
Seppure il peso del pallone è uguale per entrambe le versioni (da 260 a 280 grammi) la pressione e la circonferenza sono i primi aspetti che possono saltare all’occhio, oltre che al tatto.
La palla per interni ha una pressione da 4.3 o 4.6 psi, con una circonferenza da 63-67cm. Esistono due versioni, per le squadre giovanili o quelle più adulte. Naturalmente la versione per le squadre giovanili presentano la versione con meno pressione e dimensione, in modo tale da rendere più facile la formazione per quel che riguarda il lato agonistico dello sport.
La palla dedicata allo sport sul mare (o sulla sabbia) parte da un minimo di 2.5 psi, fino ad un massimo di 3.2. Cosa comporta questa differenza? Che naturalmente la palla è più morbida ad eventuali colpi, capace di atterrare sulla sabbia con meno rimbalzo rispetto alla versione per interni.
Questa differenza è molto importante, perciò non mancate mai di scegliere la palla giusta per la vostra sessione di pallavolo!