Manutenzione degli ascensori: quando è obbligatoria, in cosa consiste, chi se ne occupa
Che sia interno o esterno, privato e a uso esclusivo dei condomini o destinato a un utilizzo pubblico l’ascensore ha periodicamente bisogno di controlli e verifiche atti ad assicurarne funzionalità e sicurezza e a scongiurare qualsiasi tipo di incidente.
Ecco una breve guida, allora, a tutto quello che c’è da sapere sulla manutenzione degli ascensori: in cosa consiste, ogni quanto va fatta, chi ne è responsabile, a chi affidarsi. La maggior parte delle risposte a queste domande si trovano nelle norme statali, ricettive della disciplina europea e legate alle certificazioni ISO di qualità in materia di ascensori elettrici e idraulici.
Breve guida a tutto quello che c’è da sapere sulla manutenzione degli ascensori
La prima distinzione necessaria da fare è tra manutenzione preventiva e manutenzione periodica dell’ascensore. La manutenzione preventiva consiste nel verificare la funzionalità delle principali componenti dell’ascensore, occuparsi della loro pulizia e della lubrificazione di quelle (funi, serrature, porte ai piani, eccetera) che lo richiedono: non c’è un intervallo di tempo fisso entro cui ciò va fatto, molto dipende dalle caratteristiche dell’impianto e, ancora di più, da quanto e come viene utilizzato – un ascensore di un grosso condominio in cui ci siano anche uffici e studi professionali aperti al pubblico avrà bisogno di interventi di questo tipo più spesso di quanto lo faccia un ascensore di una palazzina di pochi piani e con pochi interni. Quando si parla di manutenzione ordinaria degli ascensori si fa riferimento, invece, a una serie di verifiche da effettuare su componenti dell’impianto come le funi, il paracadute, il sistema d’allarme, le valvole, la cabina dell’ascensore che assolvono essenzialmente a funzioni di sicurezza: compito del manutentore sarà in questo caso svolgere prove meccaniche, fisiche e idrauliche che ne assicurino la piena funzionalità e il limite – minimo – imposto per legge è in questo caso di sei mesi.
Per poterlo dire a norma, cioè, un ascensore deve essere sottoposto a manutenzione almeno due volte l’anno e la stessa deve essere affidata o a dei tecnici manutentori abilitati o a delle ditte ad hoc. Le ultime sono realtà come 100 Ascensori: manutiene ascensori di tutte le migliori marche coprendo anche tutta la provincia di Modena, avendo la sede centrale a Cento. Solo dei professionisti del settore possono procedere, infatti, a verifiche come quelle sullo stato di conservazione dei cavi, sull’isolamento dei circuiti, sulle condizioni del vano ascensore. Per legge, soprattutto, solo a dei manutentori professionisti può essere co-intestato il contratto di manutenzione degli ascensori che è a tutti gli effetti il documento a cui far riferimento quanto si tratta di verificare lo stato in cui si trovano gli ascensori e che chi di dovere abbia assolto agli obblighi di manutenzione o in caso di incidenti di qualsiasi tipo. Nei condomini è in genere l’amministratore deputato a curare questi aspetti e a conservare tutta la documentazione tecnica che può essere richiesta durante l’intervento da chi si occupa di manutenzione degli ascensori, senza che questo impedisca comunque ai singoli condomini di essere presenti alla visita. Spesso per facilitare il lavoro degli amministratori o di chiunque sia responsabile del buon funzionamento degli ascensori sono le stesse ditte installatrici o manutentrici, comunque, a proporre appositi piani di interventi a cadenza periodica anche inferiore ai sei mesi previsti per legge.
Non va dimenticato infine che ogni due anni la manutenzione degli ascensori va affidata all’ASL o, come succede più frequentemente, a una società di certificazione abilitata.