Cosa fare in caso di dolore alla caviglia e quali possono essere le cause
Possono esserci molte cause dietro alla comparsa di un forte dolore alla caviglia. Quest’ultimo è in grado di minare la nostra serenità, poiché può essere forte al punto da impedire movimenti armonici e da rendere più complicati i normali spostamenti di routine (legati a lavoro, svago, famiglia e così via). Il riferimento è in primis alle distorsioni, anche se sarà corretto precisare come tra le cause dei dolori alla caviglia possano esserci anche gotta, tendiniti, artrite e infezioni oppure ancora compressione di un nervo e instabilità articolare.
La mappa dei sintomi: gonfiore, traumi e trattamenti
La sensazione di forte dolore in genere si presenta assieme ad alcuni sintomi, come rigidità e gonfiore ma anche calore e arrossamento. E’ quando si poggia il piede a terra che si percepisce più chiaramente la fitta, così come in generale durante qualsiasi movimento – più o meno brusco – che si tenti di compiere. Per quanto riguarda la percezione del dolore, questa può avvenire sia all’esterno che all’interno della caviglia stessa, così come anche lungo il tendine d’Achille. In certi casi il dolore alla caviglia può essere risolto con trattamenti svolti in autonomia, ricorrendo a prodotti e consigli ad hoc come quelli di spikenergy.com, altre volte invece potrà essere utile consultare un medico. A seconda dell’entità del dolore ovviamente servirà più o meno tempo per risolverlo.
La sensazione di dolore alla caviglia può accompagnarsi a gonfiore, oppure non presentare affatto un simile sintomo. Per esempio, in seguito a un forte trauma potrà essere necessario ricorrere a un esame radiologico che consentirà di scoprire come alla base del dolore vi sia una frattura ossea (anche in assenza di gonfiore). Specialmente in persone che abbiano ossa deboli e che magari soffrano di patologie quali l’osteoporosi, le fratture della caviglia si possono verificare anche senza particolari traumi. Si tratta in molti casi di microlesioni causate da stress che se da un lato portano dolori forti e sensibilità alla pressione dall’altro difficilmente sono causa di gonfiori. Ma il gonfiore è senza dubbio un sintomo tipico della distorsione e viene associato alla presenza di lividi ed ematomi (possono restare visibili e dare dolore anche per un paio di settimane). Più la lesione alla caviglia comunque risulta grave, maggiore è il tempo necessario al recupero e alla riabilitazione.
Distorsioni, artrite e tendiniti: le cose da sapere
Le distorsioni rappresentano la causa più tipica di dolori alla caviglia. Come si verificano? Il piede fa un movimento innaturale, che va ad allungare troppo i capi ossei che compongono la caviglia causando una lacerazione dei legamenti (si rompono o stirano nella gran parte dei casi). Ma rientrano tra le possibili cause dei dolori alla caviglia anche gotta e pseudogotta (vi sono nello specifico accumuli di acido urico e calcio) nelle articolazioni. Il malessere può inoltre essere dovuto all’artrite, che innesca un processo infiammatorio importante. L’osteoartrite, peraltro, nel corso del tempo e con l’età che avanza può portare a un’artrosi. Anche l’artrite settica – che compare a seguito di infezioni batteriche o fungine – può dare intenso dolore nel caso in cui l’articolazione della caviglia risulti infettata. Infine uno sguardo alla tendinite, infiammazione appunto del tendine e sue strutture di rivestimento. Le patologie riguardanti i tendini possono essere innescate da traumi e lesioni maturate durante lo sport e l’attività fisica. A prescindere dalla forma di artrite, questa causerà comunque sia gonfiore che dolore forte e iper sensibilità al tocco nella zona interessata.